Premesse: Questo capitolo funge da prologo a quello che e' successo nell'episodio "Ora Zero" spiegando molti punti non chiari nella trama.
E venne un giorno in cui tutto quello che si era costruito nell’arco di miliardi di anni venisse distrutto.
Accade tutto all’improvviso,senza che niente e nessuno potesse prevedere che la fine fosse vicina.Giorni prima di questa Guerra,che in futuro verra’ ricordata dai pochi superstiti come la “Grande Guerra del Tempo”,qualcuno aveva cercato di avvertirli che nessuno sarebbe uscito vivo.
Sfortunatamente,non venne ascoltato.
Il Dottore,alla prima incarnazione,pose fine a quella Guerra con un piccolo oggetto dal Grande Potenziale, “La Chiave Infinita” ma non ebbe il tempo di usarla. La guerra era gia’ finita con la sconfitta dei Dalek,capeggiati da Davros e dei Signori del Tempo,capeggiati da un rinvigorito Rassilion. Quella Chiave,che stava nel palmo di una mano,dava a chiunque avesse potuto imbrigliare la sua energia di alterare il corso degli eventi e addirittura realizzare i piu infiniti desideri del suo possessore,senza pagamenti e senza debiti. E questa chiave non doveva averla il Dottore,si disse Rassilion alla scoperta e cosi,quando il Dottore torno’ su Gallifrey per cercare di sistemare il Tempo stesso,si trovo’ davanti l’Esercito Imperiale e con sua sorpresa,gli spararono appena mise piede fuori dal TARDIS. Quello che venne dopo e’confuso e incerto,in seguito il Dottore ricordera’ di aver appena fatto in tempo a far ripartire il TARDIS…..
Colpito mortalmente e prossimo alla sua rigenerazione,il Dottore si sedette sulla sua poltroncina nella Libreria e appoggiando una tazzina di The sul tavolino accanto ascoltava la musica classica nel grammofono in fondo alla stanza. Il TARDIS rumoreggiava tranquillamente e quasi silenziosamente,portando il suo padrone nel luogo piu’ sicuro dell’Universo ovvero hai suoi confini. Sapeva che li non c’era nulla che avrebbe potuto intaccare la fase successiva.
Sentiva il sangue uscire dalla ferita allo stomaco uscire e asciugarsi sulla camicia. “chissa’ se la macchia andra’ via”,si chiese ridendo. Non noto’ che la sua mano stringeva ancora la Chiave dell’Infinito che lampeggiava di Energia propria.
Inizio’ a tossire.
Sentiva che stava per morire.
“Che amara fine”,penso, “Morto per un foro sullo stomaco.”
E qualcosa baleno’ nella sua mente. Alcuni Signori del Tempo erano ancora vivi e pronti ad ucciderlo per quello che possedeva. Cosa fare? Le opzioni erano poche e non lasciavano spazio all’immaginario. Tossi ancora.
Poteva farli sparire dall’esistenza.
Poteva farsi dimenticare da loro.
Poteva salvarsi. No,questo no. Ogni cosa ha suo tempo.
Si alzo goffamente dalla sedia e cammino con le ultime forze che gli erano rimaste verso la sala comandi. Ancora in viaggio nello spazio profondo.
”cosi finisce la mia vita. E’ stato bello finche’ e’….” Si accascio’ a terra.
Non mori ne si rigenero’ per quanto il passo fosse breve ma ebbe una brillante idea. Tennendo la chiave tra le mani espresse il suo desiderio . “Che nessuno si ricordi di me”
E mentre la rigenerazione lo investiva di luce per lasciare spazio alla sua futura incarnazione penso a quanto fosse stato stupido.
Avrebbe potuto chiedere che la Guerra non fosse mai avvenuta.
Ma ormai era troppo tardi. Vabbe,ci avrebbe pensato in futuro.
